mercoledì 25 giugno 2014

Mozart K 365: Sottile - Laura - Maniaci - Orch. Conservatorio Palermo - II.An...





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Maestro Sottile, Gabriele, Alberto...GRAZIE! Quello che avete realizzato ieri non è stato solo uno straordinario concerto ma una vera lezione di vita. Ci avete ricordato quanto amore, tenerezza ci sia nella Musica e quanto forte sia il legame che solo lei può creare. Avete dato vita ad un momento magico che ha unito allievi di tutte le età, docenti, famiglie, amici, nel grande abbraccio della Mamma Musica!
Vi sarò sempre grata per questo, sarà uno dei più bei ricordi che porterò nel mio cuore e al quale ripenserò nei momenti più difficili dei miei studi.
Con stima infinita, Irene.

                                                                                      Irene Salerno, pianista


















Tema Il mio Maestro

La Sala Scarlatti gremita, muta, immobile, pronta in seguito a scoppiare in sinceri, affettuosi applausi. In prima fila i figli e i nipoti.Ne scorgo uno, poco più che adolescente al tempo in cui frequentavo la casa del Maestro, che nell'aspetto fisico e poi ancor più nei gesti, me lo ricorda. Quel sorriso! E quell'accarezzarsi il mento, pensoso! È un'emozione che mi sorprende.Il saluto del Direttore, con un cenno agli altri docenti del Conservatorio commemorati in occasioni precedenti, poi Adriana, elegante, con voce ferma ci dice del Maestro, suo papà. È un ricordo intenso e misurato, che vorrebbe sottolineare l'aspetto professionale - ma come scinderlo da quello umano - e che, con parole asciutte che solo talvolta indugiano al lirismo, ce ne porge un ritratto . Carriera professionale e famiglia insieme....Pesaro (nitida nella mia mente l'immagine, credo in alto a destra rispetto al pianoforte, di quel quadro di seta ingiallita con un ricamo a pittoresco di tralci di fiori, a firma delle sue prime alunne). Poi un episodio fino ad ora a me sconosciuto, quello di Luigi Mostacci affidato ragazzino dalla mamma davanti ad un treno in partenza e da lì vissuto, di fatto adottato, in famiglia.Il concerto si snoda a partire dal Mozart giovanissimo, addirittura bambino, dell Ouverture e della Sinfonia, - come giovane, e sapiente, è Alberto Maniaci - passando per il Concerto di Cambini, - era poco più che un bambino Antonio in tournée con i Giovani Cameristi di Salvatore Cicero, "la musica fatta dai giovani per i giovani": è un omaggio discreto anche a lui - fino al doppio concerto.Il fluire della musica mi prende, a dispetto della partecipazione emotiva. Fraseggiare e coloriti a me noti.Mozart è brillante, energico nella cadenza...rallenta l'Andante in un crescendo di tensione espressiva, l'oboe, stiletto di piacere. La mia postazione centrale, inconsueta (mi siedo sempre a sinistra), mi dà un punto di osservazione nuovo: Gabriele determinato, fresco nel suo periodare, Antonio guida ferma e complice...colgo gli sguardi, fra loro e con il direttore, ad ogni attacco, per ogni rallentando...scorrono nella mia mente immagini del mio Maestro, del suo accompagnarmi in aula per un esame con un braccio sulla spalla, o del suo poggiare entrambe le mani sulle mie braccia, invito ad alzarmi dalla panchetta al fine di prendervi posto per un'esemplificazione, le sue mani grandi...ancora, il suo rimprovero per tre minuti di ritardo, in cima alle scale, all'ingresso dell'aula che oggi porta il suo nome in Conservatorio..la tensione espressiva dell'Andante sembra risolversi nel Rondò, più di un sorriso di Antonio e la gioia di suonare...il maestro che guida, sostiene, incoraggia, disciplina, abbraccia, sorride e conduce al sorriso, con ferma leggerezza...vedo il rapporto unico che lega indissolubilmente il maestro e il suo allievo, la trasmissione, e lo scambio, dei saperi, dell'arte, degli animi...si commemora un maestro attraverso un altro maestro e la sua scuola, eredità e continuità.Un bis.Si va ai saluti insieme ai miei allievi affidati agli studi del Conservatorio.
                                                                           Maria Luisa Nuccio, (allieva di V. Mannino)