martedì 29 novembre 2016

Come un viaggio dal mare...

Come un viaggio
           narrato dal mare






novembre 2016





















Perdonami.
Non so privarmi del fiato fervido,
copioso,
di ciò che tu sei;
della stilla che viene alla tua bocca,
e il suo mutare in diamante,
in pietrisco di luce
da apporre lì,
in quel solo spazio di cuore.

Per te
traggo qui le parole,
come scene di creta,
tra fondali che cantano il tempo
che guardano al dramma felice
che s'apre
e vive,
ai miei occhi.

Allora riesisti, ogni volta
Come un viaggio e un suono di nausichee
narrato dal mare,
come lettera che danza
e guarda, dal vetro, le spume...

E corro, corro
ora, a questa spiaggia
leggendo, gridando il tuo nome.

Riesisti.
In queste righe poche, minute.
Come bàttiti laceri, fieri.
Verso te.
O nient'altro.
che non sia il tuo risveglio.