mercoledì 18 luglio 2018

Carissimo don Corrado, Arcivescovo....







" ...Se chiudessimo ad essi i porti, se fermassimo le navi dei poveri, noi saremmo dei disperati. Disperati della propria umanità, della nostra stessa voglia di vivere..."
                                       Don Corrado Lorefice, Arcivescovo

Carissimo Don Corrado,
Ci sono apparse, le sue parole, la sua voce, ieri, come una  sorta di reminiscenza romantica, lisztiana; piene, esse, di una forza che prende campo, che  trafigge, che illumina e accarezza.
Non so come o perchè,  nell' inverso tragitto verso casa mi tornava, ieri, appunto, la Seconda "Légende" di Liszt.
Il suo declamare, il suo timbro, Eccellenza,  là tra il fiato caldo dell'aria giunta alla marina, andava a scolpire, ad incalzare, insieme,  moniti forti e preghiera, racconti,  arringhe felici; sembrando  ricordurci come accanto al "Saint Francois marchant sur les flotes" del grande musico ungherese. <3
Ci pareva di scorgere, Lei, Don Corrado, in un cammino  a piedi nudi sull'acque, via via più forte, come fieri arpeggi ad accendere  il vivere.
Con una meta, la Sua, ad avere un finale di speranza, incontro a braccia protese, là, tra il nero mare della tragedia, della sofferenza.
Non dimenticheremo, di questa sera,  le Sue metafore dei vascelli, in ricordo a Rosalia; il suo ripasso della Storia, qui, ogni tanto a favore degli ultimi e dei giusti; le risonanti corde, nutrite d'imperiosa tenerezza; le mani grandi e forti spiegate su noi e la città: come un amore o una favola di padre.
Tra lo spargersi dolce delle stelle.

Ecco il link a cura di Tgs, con l' intera omelia di Mons. Lorefice, con il canto delle nostre Voci Bianche,  con la cronaca della Processione di Santa Rosalia.

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