Chopin , (Impromptu op. 29 e Ballata op.23) i due brani clou proposti nelle due competizioni pianistiche siciliane.
Erika ha appena compiuto diciott'anni. La ricordo serissima anche da bambina, negli studi e nella vita di tutti i giorni. Tranne quella volta che la scoprii, in Russia, piccolissima, nella sua camera d'albergo, mentre alle tre di notte giocava a carte con le amichette delle Voci Bianche in un accalorato giro di briscola. Una trasgressione di disarmante tenerezza che non ebbi il coraggio di punire (..!)
Era iscritta allora nella classe di pianoforte di Erina Guzzetta ed ebbi piacere in seguito, andando la collega in pensione, di prenderla tra i miei allievi.
Quest'anno ha fatto molto bene nella musica, sciolta finalmente dal vincolo degli studi scolastici, e libera, dulcis in fundo, di poter votarsi quasi del tutto al pianoforte e alla composizione.
Il Primo Premio al concorso Città di Palermo è la risultanza più immediata e felice di questo impegno.
Ci piacerebbe che questa sua dedizione costante ed esemplare guardasse ora sempre piu' all'obiettivo di una visione interpretativa misurata e attenta, maggiormente permeata dal rigore del sentire classico.
Teniamo ad augurarle, in due parole, musicalmente, l'avvincente prospettiva di un percorso a ritroso; confortato in primis dall'esempio dei "grandi" da cui mai vorremmo smettere di imparare. Quello di Rubinstein, fra tutti: il cui strepitoso e ammaliante slancio della giovinezza - pensiamo alla Danza del fuoco e alla Polacca in la bemolle -ben si tradusse, negli anni della maturità, in una poesia di fervente lirismo e compostezza, come se ogni cosa avesse preso forma e si fosse posta unicamente al completo e totale servizio del suono...
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Q_dSI0gVbp0
Teniamo ad augurarle, in due parole, musicalmente, l'avvincente prospettiva di un percorso a ritroso; confortato in primis dall'esempio dei "grandi" da cui mai vorremmo smettere di imparare. Quello di Rubinstein, fra tutti: il cui strepitoso e ammaliante slancio della giovinezza - pensiamo alla Danza del fuoco e alla Polacca in la bemolle -ben si tradusse, negli anni della maturità, in una poesia di fervente lirismo e compostezza, come se ogni cosa avesse preso forma e si fosse posta unicamente al completo e totale servizio del suono...
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=Q_dSI0gVbp0
Arthur Rubinstein |
Che meraviglia!
Erika Giannusa, 18 anni, VIII corso di pianoforte |
Di Gabriele Laura ho già scritto recentemente tra queste pagine.
Vi rimando, qui sotto, al link di una piccola clip realizzata dal papà in occasione del Concorso svoltosi nei giorni scorsi ad Acireale, in cui Gabriele ha ottenuto il I Premio, 98/100.
In genere non preferisco molto ascoltare o proporre video o audio da palmari, Ipad o altro, per via della sempre poco ottimale presa del suono che non rende quasi mai giustizia a chi interpreta.
Tuttavia l' esecuzione dell'Impromptu op 29 di Chopin, presentato per la prima volta, sembra svelarci un segno rivelatore e già nitido della sua misura di giovanissimo pianista.
Consentite ora a chi scrive di aggiungere al post di oggi una foto di Gabriele con Patrizia Pitrolo, sua insegnante fino all'anno passato e nostra migliore amica.
Ad undici mesi dalla sua scomparsa ci piace ricordarla così, in suo momento di gioia appagante; con questa luce, in lei, percorsa da un senso di modestia puro ed autentico e tuttavia pervaso da un pensiero di quieta, materna fierezza. Quale era Patrizia, nel suo essere donna, innanzitutto, e poi come musicista e insegnante.
Pure lasciateci dire che il lavoro e il percorso di quest'anno vorremmo che fosse un pò come compiuto nel suo nome.