domenica 4 agosto 2013

Nicola Di Gesaro, espressione semplice e autentica del respiro d'un paese.

Ciao Nicola,

Queste parole e un saluto per te.
Là dove tu riposi.












Altri, come te,  nel mattino di ogni festa,  si alzeranno al pensiero che il sole rigiunga in paese,  e la banda possa fare il suo giro, e i vecchi, con le cravatte corte, scendano in piazza  a darsi il cenno di un saluto …         

Altri, come te,  busseranno coi santini in mano  a vecchie porte di straduzze e vicoli nascosti,  e l’attesa di un obolo buono , allora, diventerà  ragione di sorriso e di conquista, per ciò che ci sarà da fare …


Altri, come te,  vestiranno di buonora gli stendardi,  innalzandoli ai confini del cielo e dei tetti,  tra l’animoso agitarsi  di  nastri e campanedde; e il  loro suono,  così,  approdare tra i pensieri della gente …


Altri, come  te,   prepareranno il fuoco  per la  sera,   per una sagra da offrire ai nostri  e ai forestieri, che sappia di  profumo antico,  di minestre,  di  frittelle,  con i piatti fumanti, mani nelle mani …


Altri, come te,  inseguiranno una vaghezza del cuore,  dal pudore di tempi lontani,  lungo la strada maestra del paese, e i palpiti fermarsi  d’innanzi  a qualcosa vissuto tra i  sentieri della giovinezza …


Altri,  come te,  mostreranno l’emozione del piangere lieve,  ogni volta che un canto d’ uomini e donne si erga al tramonto,  e inneggi all’Altissimo,  e le voci si sperdano flebili per l’aria delle Madonie …


Altri, come te,  penseranno  agli archi di luce  in lode al patrono,  così che i loro mille arabeschi   diano incanto  allo sguardo dei bimbi e rendano  magiche,  vive,  le  nere ed oscure tinte della notte …


Altri, come te, saranno felici del peso greve di un Santo sulle spalle,  e,  dalla propria candida, infantile fierezza,  sospingerlo nel  commosso, dolcissimo viaggio  tra i devoti , lungo i loro sussurri di preghiere …


Altri, come te,  non sapranno abbastanza, quanto, in questo modo,  avranno reso un grande servizio d’amore ad un paese.


E allo scorrere del vivere,  dentro noi stessi.









Nicola e i suoi amici del Comitato dei festeggiamenti di San  Nicola  ad Isnello.

( fotografie del prof. Giuseppe Carollo)