Queste parole e un saluto per te.
Là dove tu riposi.
Altri, come te, nel mattino di ogni festa, si alzeranno al pensiero che il sole rigiunga in paese, e la banda possa fare il suo giro, e i vecchi, con le cravatte corte, scendano in piazza a darsi il cenno di un saluto …
Altri, come te, busseranno coi santini in mano a vecchie porte di straduzze e vicoli nascosti, e l’attesa di un obolo buono , allora, diventerà ragione di sorriso e di conquista, per ciò che ci sarà da fare …
Altri, come te, vestiranno di buonora gli stendardi, innalzandoli ai confini del cielo e dei tetti, tra l’animoso agitarsi di nastri e campanedde; e il loro suono, così, approdare tra i pensieri della gente …
Altri, come te, prepareranno il fuoco per la sera, per una sagra da offrire ai nostri e ai forestieri, che sappia di profumo antico, di minestre, di frittelle, con i piatti fumanti, mani nelle mani …
Altri, come te, inseguiranno una vaghezza del cuore, dal pudore di tempi lontani, lungo la strada maestra del paese, e i palpiti fermarsi d’innanzi a qualcosa vissuto tra i sentieri della giovinezza …
Altri, come te, mostreranno l’emozione del piangere lieve, ogni volta che un canto d’ uomini e donne si erga al tramonto, e inneggi all’Altissimo, e le voci si sperdano flebili per l’aria delle Madonie …
Altri, come te, penseranno agli archi di luce in lode al patrono, così che i loro mille arabeschi diano incanto allo sguardo dei bimbi e rendano magiche, vive, le nere ed oscure tinte della notte …
Altri, come te, saranno felici del peso greve di un Santo sulle spalle, e, dalla propria candida, infantile fierezza, sospingerlo nel commosso, dolcissimo viaggio tra i devoti , lungo i loro sussurri di preghiere …
Altri, come te, non sapranno abbastanza, quanto, in questo modo, avranno reso un grande servizio d’amore ad un paese.
E allo scorrere del vivere, dentro noi stessi.
Nicola e i suoi amici del Comitato dei festeggiamenti di San Nicola ad Isnello. ( fotografie del prof. Giuseppe Carollo) |