non c'è mattina di primo gennaio che non ti pensi, là lontano, nel borgo di Konjca, in quella collina di pace, accanto alla tua dolce, esile danceuse. <3
Dicono che la neve mai ti ricopra, che i ginepri muovano l'aria quasi insieme alle tue braccia, a rincorrersi, nel loro volteggio tra archi e danubi...
Ti scrivo di noi, qui; tra live inondanti, bàttiti perfetti, gioiose lussurie di luci, di suoni.
La Poesia no. Per averla non ci resta che andare col cuore a ritroso. Verso te.
Quella tua musica sospesa, struggente, invocata.
Come un lembo di vita che ritorna.