martedì 3 gennaio 2017

Carissimo Carlos...

Carissimo Carlos,
non c'è mattina di primo gennaio che non ti pensi, là lontano, nel borgo di Konjca, in quella collina di pace, accanto alla tua dolce, esile danceuse. <3
Dicono che la neve mai ti ricopra, che i ginepri muovano l'aria quasi insieme alle tue braccia, a rincorrersi, nel loro volteggio tra archi e danubi...
Ti scrivo di noi, qui; tra live inondanti, bàttiti perfetti, gioiose lussurie di  luci, di suoni.
La Poesia no.  Per averla non ci resta che andare col cuore a ritroso. Verso te.
Quella tua musica sospesa, struggente,  invocata.
Come un lembo di vita che ritorna.