“...La musica e’ amare: sorella della musica è la poesia, e madre la sofferenza…”
S.Rachmaninov
(Per questo scrivo, ogni tanto)
Ti penso.
Fra tenerezze in viaggio
nelle sere.
Quel tempo, amore, nel tuo nome.
Al parlare delle stelle.
Sempre mi approdi.
Come nei passi a quel teatro,
con in scena la storia
che l’ anima,
qui,
riascolta e vuole.
La tua voce,
a varcarne i fondali,
le corde d’ oro,
i carminiì dei dipinti,
a perpetrarsi, a cangiarmi
dall’ aria vuota
al cuore.
Come l’ averti,
quando è stato il primo giorno.
Suona per me
ora.
In quell’ albero al vento del tuo abbraccio.
Quando anche ci riposa
qui il dolore,
in stille di rugiada.
Suona per me,
ti chiedo.
Come alla casa, giù,
del glicine amante.
Tra il mai svanire
(sperduto, in un bacio)
del nostro arcobaleno.
Ed io, poi coprirti,
piano,
a ridare
quell' esile veste alle tue spalle.
A reggere ogni sillaba,
gli istanti.
La paga terra di ciò che tu sei.
a.s. maggio 2024.