giovedì 21 novembre 2013

Le Voci Bianche del Conservatorio di Palermo a Bregenz e a Salisburgo



Due concerti in Austria per le Voci Bianche: Martedi 26 novembre nella ST. Galluskirche di Bregenz;  Mercoledi 27 Novembre nella Franziskanerkirche di Salisburgo.








Un breve ma intenso tour in due città simbolo per la musica in Europa:
Bregenz, il capoluogo del Voralberg e sede dell'omonimo Festival Internazionale, sulle rive del Lago di Costanza; Salisburgo, città del Festival più importante e del prestigioso Mozarteum dove oggi studiano e si perfezionano alcuni  dei più valenti allievi dei nostri Conservatori.
Le due chiese sono anch'esse luoghi di grande tradizione per la musica corale. La Franziskaner di Salisburgo, in particolare, ha il proprio coro e una propria orchestra, con un vastissimo repertorio che comprende tutte le messe più rappresentative del repertorio classico; la ST Gallus Kircke  ha ospitato, tra l'altro, complessi come i Wiener Sinphoniker e ha dato vita, recentemente, con il coro che  opera al suo interno, all'esecuzione delle Messe di Franz Joseph Haydn.  
Andremo  a portare la nostra musica, neve permettendo (!) Passeremo dal Brennero in autobus, lunedi sera, e sono previste, appunto, leggere nevicate. Sono anni che l'autostrada che va da Vipiteno a Innsbruck non viene chiusa, (meno male!), quando il tempo non volge al bello. Abbiamo da  essere fiduciosi. Ci verrà data dagli esperti, comunque, ogni rassicurazione possibile  ancor prima di partire.
 Vorremmo, intanto,  facendo compagnia  all'ansia dell'attesa, quasi parafrasare qui  la canzone di Irvin Berlin " I dreaming of a white Salzburg..."  ad uso del nostro viaggio. 

Il papà di Dalila mi dice che la sua figliola non ha  mai visto la neve. Ne vedrà tanta,  in una volta sola: quella giusta, però. Quella che carezzerà, al risveglio del mattino, le rive quiete del Bodensee o della Salzach, il fiume di Mozart e della sua Simphonie in G Dur : con le sue volute tra gli aceri spogli e il suo portare, come dietro sè, le case imbiancate e il silenzio delle landen. Con il suo tempo di danza dolce, inarrestabile, evocato  dagli archi come una fiaba che si racconta e si rigira all' infinito...

  


 P.S.
(Vorrei, in questa pagina,  rivolgere  il mio pensiero e poter esprimere la mia stima  e la mia più  alta considerazione musicale  verso i giovanissimi delle  nostre Voci Bianche che solo per esigenze numeriche non potranno far parte di questa trasferta. In Austria andranno ben 14 nuovi elementi che per la prima volta faranno la loro esperienza fuori  dalla Sicilia. Un segno importante di  attenzione e dinamicità per un futuro che terrà conto sempre del valore imprescindibile di ciascuno. Ad maiora, ragazzi !)  




Il Plakat del Concerto.

                             












Salisburgo: la guglia più alta , a destra  è quella della Franziskaner Kirche















Concerto  diretto da Elgar Polzer alla ST. Gallus Kirche di Bregenz












Il Lago di Costanza, Bodensee, vicino a Bregenz 
                                                                 






domenica 10 novembre 2013

RAIUNO, Antonio Sottile a "Voglia di Musica" a cura di Luigi Fait, 1985.

Bach/Kempff, Siciliana

Clementi, 5 valzer

Chopin, Valzer in la min B.I 150

Paganini/Liszt:

La Caccia, La Campanella 


                           
qui sotto il link del video:


Ieri sera lo ha scovato il papà  di un mio allievo, dagli archivi RAI.
E' un filmato di quasi trent'anni fa.
L'audio lascia a desiderare. Dovrei averne una copia migliore, da qualche parte. Intanto mi piace postarlo tra queste pagine.
La mia gioventù...
Mi sconvolge, in questo mattino di novembre, pensare alla sconfinata, ineludibile vastità che è dentro la musica: quanto il tempo e la vita, in noi,  possono giungere a trasformarne di essa le sembianze.
Prima di dormire riflettevo intorno a certi  pensieri per l'avvenire.  Ad esempio, il desiderio di voler vivere il più possibile, anche soltanto per aggrapparci  ad un solo attimo in più del battito dei pensieri e dei sogni dei nostri figli.
Pure con la musica è così; poter intravedere la sopraggiunta pura verità che si cela dentro a ogni suo elemento e sentirne, più che si potrà,  il sapore acerbo o antico del suo miele infinito...