giovedì 29 dicembre 2016

Polizzi Generosa's music memories

Le Voci Bianche a Polizzi Generosa


Nativity and choir










Francesca on the piano








Polizzi, La Chiesa Madre nella nebbia








Il Prresidente del Coonservatorio di Palermo, Gandolfo Librizzi









                                                   Francesca Librizzi e Antonio Sottile






Programma del Natale a Polizzi










Una carezza
















Chiesa Madre




















sabato 24 dicembre 2016

Le nuove Voci Bianche all'esordio



Palermo, 23 Dicembre 2016, Chiesa di San Mamiliano.


Un pomeriggio in intimità con le Voci Bianche, lo scorso 23 Dicembre, nella Chiesa di San Mamiliano, accanto al Conservatorio, la nostra casa <3. Il debutto dei nuovi piccoli cantori è lo schiudersi d'altri momenti di poesia semplice e gioiosa, nel segno di ciò che sappiamo. Tra l'andare dei suoni, ogni ombra o tristezza ci sembra come evasa, dimenticata. E i "respiri", i "cedendo" ci giungono come isole sospese nella loro grazia. E tu, Musica, quanto grande ci appari, quando nasci ogni volta... Un po' come il Dio, il Bambino venuto in grembo a quella notte. <3
Buone Feste.

martedì 29 novembre 2016

Come un viaggio dal mare...

Come un viaggio
           narrato dal mare






novembre 2016





















Perdonami.
Non so privarmi del fiato fervido,
copioso,
di ciò che tu sei;
della stilla che viene alla tua bocca,
e il suo mutare in diamante,
in pietrisco di luce
da apporre lì,
in quel solo spazio di cuore.

Per te
traggo qui le parole,
come scene di creta,
tra fondali che cantano il tempo
che guardano al dramma felice
che s'apre
e vive,
ai miei occhi.

Allora riesisti, ogni volta
Come un viaggio e un suono di nausichee
narrato dal mare,
come lettera che danza
e guarda, dal vetro, le spume...

E corro, corro
ora, a questa spiaggia
leggendo, gridando il tuo nome.

Riesisti.
In queste righe poche, minute.
Come bàttiti laceri, fieri.
Verso te.
O nient'altro.
che non sia il tuo risveglio.











domenica 14 agosto 2016

Fossi tu qui.































Fossi tu qui.


Ascolto la tua carezza di spade, 

che prende la vita, i ricordi, i mattini.

Il tuo suono, ad ammannire ogni bacio vissuto,

come lusinghe di dee

che cantano sul mare.



Fossi tu qui

quando e' festa, alla sera,

tra cavalli di spume

e l' errare blu delle correnti.



Fossi tu qui

a danzare sui silenzi

a dipingermi

il cuore, il tempo,

a colmarmi di un ombra, 

o di un pianto breve d' estate...



Fossi qui

nel tutto

tra questa mia poca dimora.

E ti sia dimentica,

(come preghiera...)


ogni via del ritorno.  

lunedì 9 maggio 2016

Lì. Nel tuo solo giardino.



Una poesia per voi,
Buona lettura. 









Ti penso.

Nel grembo di un viaggio.

In quella casa che ci vorrà

si aprira' per noi,

e sentirà parole,

e ricolmare di grida

venute dal tuo petto.



Muoveremo il senso,

il pensiero di una sera,  

il nostro compiere,

in quel letto pervaso di labbra

di sguardi e sentieri.



La pioggia schiuderà il suo varco 

li accanto,

a dissetare i nostri corpi

in quel ritorno del vivere.

Il tuo. Il mio.



Noi non capiremo

il rintocco dell' aria

gia' intenti ad un miele infinito;

a scagliare pietre

insieme,

a che non avanzi il mattino.



Rimarrà tutto

di te,

che giungi

e sovrasti le pieghe di ogni ombra


di te che attingi

al cesto copioso

delle tue meraviglie


e del mio nutrirmene muto

come spade accese

che brillano nel cuore.



Di te e la tua bellezza.


Che vive

che vive

nel tuo solo giardino.



















mercoledì 3 febbraio 2016

Lo sai, è per quel bacio...

Buona lettura.  Le immagini sono tratte dai dipinti di quel semplice, meraviglioso  pittore che è Andre Kohn. 
















Lo sai, è per quel bacio... 


Mi canto nel cuore ogni sillaba di te. 

Il preludio tremante di un'attesa,
un racconto che sciolga ogni neve, 
e sa di venuta primavera.

Cosi' 
nel tuo nome
accarezzo il silenzio.
Lo convinco, lo commuovo...

Entra, amore. 
Lo sai, e' per quel bacio...

Quel bacio di ginestre, di feste d' aprile.
Quel bacio di ogni tutto. 
Tra il suono del vivere,
dalle tue labbra vere, misericordiose.

Un bacio. 
Tra l' alzarsi d' un vento di bandiere,
o anche lieve, tra lacrime e brezze.

Un bacio
che allora, ricordi (?)
si apriva nella stanza 
da quelle mani colme  ed invase di noi,
nell'acceso stupore delle notti.

Un bacio e il suo ritorno,
ancora,
in questo andare d' acque copiose. 
Nel suo delirio di luce.

In questo mai placato mare
da qui
che ti attende.