lunedì 1 dicembre 2014

Le Frottole di Isnello nel Registro delle Eredità immateriali della Regione Sicilia.

Le Frottole, ossia gli Inni Sacri di Isnello, sono state iscritte, con recente notifica dell' Assessorato ai Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, nel REGISTRO DELLE EREDITA' IMMATERIALI DELLA REGIONE SICILIA. 

Un traguardo tanto  atteso, profondamente cercato e voluto; un riconoscimento alla meravigliosa cultura di Isnello, alla sua gente, alla sua Storia.


La comunicazione, pervenuta al Comune di Isnello, a firma del Direttore Generale  Salvatore Giglione, è del 26 Novembre scorso.

 La commissione del REIS presieduta da Sergio Bonanzinga, nella seduta del 16 Ottobre scorso aveva iscritto le FROTTOLE  nel Libro delle Pratiche espressive del  Registro. 

Cosa sono le Frottole di Isnello?  Ecco il link:

http://www.antoniosottile.it/frottole.html




Per saperne di più  pubblichiamo in questa pagina web la relazione, inviata dal Sindaco di Isnello, dott. Giuseppe Mogavero. 





Le Frottole di Isnello fra Storia e Tradizione


 Ad incipit della nostra relazione vorremmo riportare il paragrafo    dell’illustre studioso Cristoforo Grisanti, ( 1837 - 1911), che nel suo volume Folklore di Isnello,  autentico libro guida dell’etno antropologia siciliana, riedito da Sellerio nel 1981,  molto ci dice e sui fasti delle Frottole a Isnello nell’ 800 : “ Precedono i tamburini in zimarre bianche e cappelli gallonati d’oro, poi gli stendardi maggiori portati dai provetti.  Indi gli stendardi minori, la banda musicale, l’orchestra, i cantori e cori di giovani in forma di angioli che per le strade  cantano gli Inni di lode… In fine la vara con il santo di turno, cui segue grande frotta di popolo donde il  nome di frottula a questa processione…”.


E’ una tradizione unica al mondo, quella delle Frottole di Isnello. Un’autentica gemma, nello scrigno del folklore religioso della Sicilia. Uno straordinario corollario di Inni Sacri, composti da illustri musicisti siciliani nell’arco di due secoli,  immersi nella magia di semplici e incomparabili riti processionali di sacralità popolare, inneggianti alla fede verso Dio. Non c’è paese o centro, in Sicilia, in Italia, o  sotto il cielo di questo nostro mondo che possegga  una usanza storico artistica di tal genere. Una sorta di Dna intrinseco, la trama di un proprio ben definito cromosoma culturale, ricamato nel tempo dalla gente di Isnello in tributo ai propri  stessi valori di socialità e di pensiero.   
Isnello è un piccolo centro nel Parco delle Madonie. Quattro anime di case, sopra una rocca di euforbie  e ginestre; con un fiume pietroso al suo grembo, esile e profondo nel suo solco tracciato dai millenni. Con i suoi tetti, le sue chiese, le sue feste.

Ed a ogni festa di Santo, la sua Frottola.
Sono numerose le frottole di Isnello, tante quante le Feste che si celebrano in paese entro lo scorrere dell’anno.  E più esattamente: le Frottole in lode e onore a San Giuseppe, al al SS. Crocifisso, al Corpus Domini, alla Madonna del Carmine, alla Santa Croce, A San Giovanni Bosco, alla Vergine Assunta, Al Patrono San Nicola, all’ Immacolata,  costituiscono esemplarmente un complesso  e fantasioso ricamo di brani di musica sacra, con tanto di orchestrazione  e strumentazione, commissionate  fin dai primi decenni del 1800  ai compositori siciliani  delle varie congregazioni e confraternite religiose esistenti presso le tante chiese della piccola cittadina madonita.
Questo suo nome, una sdrucciola rapida, dal tetico incedere, lo hanno appreso tutti gli uomini e le donne di Isnello già da bambini, imparando in breve ad  associarlo  al senso stesso ed al clima di una festosità pura e ridente, egualmente divisa tra la lieta devozione della gente e il  sereno e molteplice fluire dei suoni: lo sparo dei mortaretti, l’incalzare lieto delle campane, le armoniche baraonde di flauti e clarini. Il tutto in un tripudio di palii innalzati verso il cielo. Sopra ogni cosa,  le frottole sono state da sempre, un gaio, fervente preludio, una sorta di preparazione musicale itinerante, ogni volta, alla grande processione della sera, a cui partecipa con ben più profonda intensità d’animo,  il popolo di Isnello.
Non c’è ragazzino di oggi o di allora che nella frottola  non si sia trovato in qualche modo a far da protagonista; vuoi come portatore di uno prezioso stendardo dal tessuto di damasco o come  sorreggente lo spartito dei musicanti, impegnati e costernati lungo le vie tra le impervie semicrome di un Allegro.

Alla luce di ciò , il reale significato di frottola, nella tradizione  di Isnello non attinge quindi tanto propriamente alle omonime forme musicali profane sorte in Italia intorno alla fine del ‘400, quanto piuttosto alla sua accezione più  strettamente etimologica. Il termine, infatti, deriva dalla parola frotta (in francese, frotte)  che vuol dire, appunto, folla in movimento. Ma potrebbe anche provenire dal neolatino frocta, ossia miscellanea o congerie di elementi diversi.
Tuttavia, addentandoci per un attimo di più, oggi, sulla entità  di quelle musiche quattro e cinquecentesche, andremmo forse a scoprire ed individuare un esile e affascinante legame tra quelle e le nostre frottole. Ossia sul fatto che esse, in epoca pre e  rinascimentale servirono, al culmine della loro ascesa,  anche da    prologo e da epilogo alle sacre rappresentazioni, all’epoca molto fiorenti,  fino  a mutare se stesse in forma di  laudi spirituali, secondo una pratica di contaminazione assai diffusa  in quel tempo.
Le Frottole di Isnello sono sopravvissute negli anni, pur nella loro riduzione strumentale,  per merito soprattutto dei maestri e dei suonatori via via succedutisi in seno alla Banda  musicale cittadina. Attraverso una necessaria e indispensabile opera di rivisitazione, a cura del maestro Antonio Sottile, nativo di Isnello, concertista e Docente al  Conservatorio  di Musica Vincenzo Bellini di Palermo,   già dal 1995 poco alla volta si è  intrapreso un ben preciso e determinato percorso teso al loro recupero e alla loro valorizzazione. Nel riscoprirne e adattarne le versioni vocali pressoché dimenticate,  e nell’atto di ricondurle conseguentemente alla loro primaria concezione esecutiva, si è proseguito a tessere e a consolidare, con l’imprescindibile apporto della gente di Isnello, l’obiettivo di una sempre maggiore conoscenza e divulgazione di questo straordinario repertorio, così da assurgere  ad una sua propria, ritrovata dimensione culturale  e finalmente liberato da un quasi irredimibile oblio durato oltre mezzo secolo. 

Ci piace, da queste pagine  poter avanzare il desiderio che gli Inni Sacri di Isnello, le frottole, appunto, queste rare e preziose tradizioni d’arte possano echeggiare ancora a  lungo a Isnello e altrove. Non già  per i contenuti storico -musicali che racchiudono di per sé, quanto invece  per i profondi significati di  fede  e devozione popolare che profondamente vi si specchiano.
Poiché , nella sua essenza, la frottola altro non è che  un inno gioioso di lode verso Dio, da suonare ogni volta, nel cuore di un meriggio: da cantare ed affermare in ogni angolo di strada. Con la gente che scende dalle case, dai cortili, dalle vie; in frotta festosa, ad ascoltare.
Dal 2006 il Coro Anima Gentis di Isnello, le Voci Bianche del Conservatorio di Musica V. Bellini di Palermo, la Storica Banda Musicale Francesco Bajardi e i Maestri di Strumento a Fiato dello stesso Conservatorio Bellini hanno già eseguito le Frottole in forma di Concerto  in numerosi  eventi e manifestazioni di rilievo, tra cui ricordiamo quelli, in collaborazione con il Conservatorio, svoltisi alla Cattedrale di Palermo, alla Basilica Cattedrale di Cefalù, alla Cattedrale  di Mazara del Vallo,  al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo e in diversi altri centri dell’isola.

Nel 2011 sono stati invitati  a partecipare alla 34 Settimana Internazionale di  Musica Sacra  di Monreale, ottenendo una grande successo di pubblico e critica.
Nel corso di questi anni  si è cominciato a produrre  una documentazione in  video sulla straordinaria entità delle frottole: prima  fra tutte il lungometraggio musicale  Canto di Maggio,  a cura di Antonio Sottile, realizzato in collaborazione con la Diocesi di Cefalù, il Comando della Regione Carabinieri Sicilia, con la propria Fanfara del XII BTG, sotto l’egida della Provincia Regionale di Palermo. Il film, con una breve partecipazione dell’ attore Michele Placido è stato proiettato nell’Aprile del 2002 in prima assoluta al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo.





                 Antonio Sottile: La Frottola ritrovata, a cura di Marco Fazio e Monica Lombardo





Il Coro Anima Gentis, impegnato dal 2006  nella riproposizione corale delle Frottole di Isnello,
 restituendo il valore degli Inni Sacri al loro primario significato.











La storica Banda Musicale Francesco Bajardi  di Isnello. Ad essa va il merito
di aver custodito e eseguito negli anni  le parti strumentali delle Frottole.
























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domenica 5 ottobre 2014

Le Voci Bianche del Conservatorio ad Alcamo

 Alcamo, 3 Ottobre 2014














    Questa sera il Coro delle voci bianche del Conservatorio "Bellini" di Palermo ha toccato il cuore degli alcamesi, in una Chiesa Madre gremita.
    Meravigliosament...e preparati, maturi e musicalmente sensibili i bambini, splendido il Direttore Antonio Sottile, superba la soprano, impeccabile il pianista.
    Il pubblico ha seguito con grande maturità ed attenzione.
    Una grazie sentito al Direttore del Conservatorio Daniele Ficola.

                                                                                               Vito Emilio Piccichè
                                                                                     Direttore del Liceo Musicale di Alcamo











   






















mercoledì 17 settembre 2014

Le Voci Bianche del Conservatorio: AUDIZIONI Anno Accademico 2014/2015






CORSO DI CANTO CORALE 

PER ALLIEVI DELLE SCUOLE DI PRIMO GRADO

DI PALERMO E PROVINCIA

AUDIZIONI:
 Venerdi 17 Ottobre 2014  ore 15.30

 Ecco tutte le informazioni al seguente link:

http://www.antoniosottile.it/audizioni_voci.html





Venerdi 19 Settembre, alle ore 17, 45 le Voci Bianche del Conservatorio di Palermo riprenderanno il loro percorso per l Anno Accademico 2014/2015. Ad attenderli una serie di appuntamenti di straordinaria rilevanza: nuove meravigliose occasioni di crescita umana ed artistica nel segno di quegli obiettivi di formazione e promozione da sempre assai cari alle idealita' del nostro Conservatorio. A tutti voi, alle vostre famiglie, Buon Anno.!




sabato 13 settembre 2014

Lettera. (Tra le mani ed il cuore)























                          Lettera

          (Tra le mani  ed il cuore)





Ti scrivo, amore,

nell’uguale misura del corpo e dell’anima,

tra il sussurro  e il suono del mio vivere,

mentre mi  accingo a vegliarti  

nella poesia di questa notte.




Mi confonde un pò, pensare a te

oggi,

innanzi ad un mare come questo,

con le tue labbra calde ancora di sole

mentre t' espandi tra i luoghi dove sei:

fossero sabbie o  fondachi scuri,

dimore d’oriente o quella  “locanda Paradiso”…



Qui

sempre t’immagino  accanto

come una riva mai sazia delle onde

o l’alba mai in lutto d’una luce

e  il tempo mai pago della tua bellezza.



Un viaggio vorrei,

con te,

in questo alzarsi di vele verso la tua rotta:

di preganti  attese,  di giornate trepide

di sogni ricolmati.

E nulla, nulla, poi,  dimentico delle nostre carezze,

di quella musica, lì ferma

tra le mani  ed il cuore.
         
               
                                                                     
Un viaggio.

E  il suo smarrirsi tra la meta di un verso,

in una scheggia di canzone,

all’arpeggiare dei mattini

tra il senso e il fine d’ogni attimo.
       

                                                                                                        
Mi basta per oggi

l’odore di dove cammini,

o una pagina soltanto,  nel libro del tuo esistere

o cambiare piano una sillaba in battito,

in quest’ora che muove

al tuo ritorno.



Mi basti tu.

Tu su tutte.

Il tuo essere donna, per me.

Il tuo essere donna di sempre.



Per sempre.

                                                    Antonio Sottile, settembre 2014

                                        
                            































sabato 6 settembre 2014

I Giovani Pianisti dell' Ecole Joyeuse a Isnello e Castelbuono


Isnello, 31 Agosto 2014  ore 21,15
Chiesa dell'Annunziata

Castelbuono, Stagione Concertistica 2014

Sala del Principe del Castello dei Ventimiglia
Sabato 6 Settenbre 2014, ore 19.30







                                            



    I Giovani pianisti dell' Ecole Joyeuse:

    Gabriele Scarpaci 
    Federico Di Noto 
    Carmen Sottile 
    Edoardo Rodolico 
    Gabriele Laura 







L' Ecole joyeuse a Isnello, Chiesa dell'Annunziata
























martedì 8 luglio 2014

Poesia d'estate


Piccoli versi, scritti  in una sera calma, vicina al solstizio.
C'erano rondini, lì, come smarrite tra l'aria del vespro, e non gabbiani.   Le loro voci acute, brevi, monocordi,   sembravano frangere il caldo riposo della campagne, innanzi alle timide luci dei paesi, adagiati là in alto, sui fianchi  flessuosi dei colli.
Quelle luci. Uguali a galassie remote, dai nomi di luoghi d' oriente, Menzil, Herbita, Ypsigro, Jerax: sconosciuti al mondo.
Non a  noi, a chi vi scrive.
Luoghi cari come madri, a cui render conto, quando è silenzio, del proprio esistere...
A casa,  ho finito per scrivere di mare. 
Ho rubato dal web il dipinto, qui accanto, che ritrae una donna che non so.
La sua musica, la sua passione curva sulle corde, percorse appena  da  effluvi di carezze lente, lievi, dolci, misericordiose.

                                                                   La dedico a lei. 










Avere te.


Con l'odore del mare

accanto

mentre è sera


e la roca voce

intorno

d' un gabbiano che ama.



Avere te.


Tra quella  magica festa di fuochi

che infrange Iside e Diomède

mentre  acclamo requie d'amore

a notte

in riva a ciò che sei.




Avere te.


Con le tue risa fra  le mani

bianche e odorose

della luna piena

e i seni da essenze d' oriente

danzarmi ora

sazi

sopra il cuore.



E poi  far  preghiera

da grida narranti l'avuto desìo

a che non ceda

l' alba

e il tempo

ai rintocchi  del risveglio.




Averti e averti.

                                 
Tra il  canone  infinito

d'una poesia d' estate.

                                 
E questi versi
                                   

fossero già

delle tue labbra...





































martedì 1 luglio 2014

Luce nella Notte. Concerto per Alessandra Siragusa, Palermo 30 Giugno 2014



Una serata indimenticabile, nel ricordo di Alessandra Siragusa.
Un evento fortemente voluto da Marco Betta e Manlio Mele per il quale tanti musicisti di Palermo non hanno voluto far mancare la gioa della loro presenza. Questa città sa esprimere, a volte, attraverso la musica, segni e legami inequivocabili di appartenenza  verso i valori della solidarietà e dell' impegno civile.



















































 










































mercoledì 25 giugno 2014

Mozart K 365: Sottile - Laura - Maniaci. Orch. Conservatorio di Palermo - III mov. Allegro assai














































Mozart K 365: Sottile - Laura - Maniaci - Orch. Conservatorio Palermo - II.An...





da FB:



Maestro Sottile, Gabriele, Alberto...GRAZIE! Quello che avete realizzato ieri non è stato solo uno straordinario concerto ma una vera lezione di vita. Ci avete ricordato quanto amore, tenerezza ci sia nella Musica e quanto forte sia il legame che solo lei può creare. Avete dato vita ad un momento magico che ha unito allievi di tutte le età, docenti, famiglie, amici, nel grande abbraccio della Mamma Musica!
Vi sarò sempre grata per questo, sarà uno dei più bei ricordi che porterò nel mio cuore e al quale ripenserò nei momenti più difficili dei miei studi.
Con stima infinita, Irene.

                                                                                      Irene Salerno, pianista


















Tema Il mio Maestro

La Sala Scarlatti gremita, muta, immobile, pronta in seguito a scoppiare in sinceri, affettuosi applausi. In prima fila i figli e i nipoti.Ne scorgo uno, poco più che adolescente al tempo in cui frequentavo la casa del Maestro, che nell'aspetto fisico e poi ancor più nei gesti, me lo ricorda. Quel sorriso! E quell'accarezzarsi il mento, pensoso! È un'emozione che mi sorprende.Il saluto del Direttore, con un cenno agli altri docenti del Conservatorio commemorati in occasioni precedenti, poi Adriana, elegante, con voce ferma ci dice del Maestro, suo papà. È un ricordo intenso e misurato, che vorrebbe sottolineare l'aspetto professionale - ma come scinderlo da quello umano - e che, con parole asciutte che solo talvolta indugiano al lirismo, ce ne porge un ritratto . Carriera professionale e famiglia insieme....Pesaro (nitida nella mia mente l'immagine, credo in alto a destra rispetto al pianoforte, di quel quadro di seta ingiallita con un ricamo a pittoresco di tralci di fiori, a firma delle sue prime alunne). Poi un episodio fino ad ora a me sconosciuto, quello di Luigi Mostacci affidato ragazzino dalla mamma davanti ad un treno in partenza e da lì vissuto, di fatto adottato, in famiglia.Il concerto si snoda a partire dal Mozart giovanissimo, addirittura bambino, dell Ouverture e della Sinfonia, - come giovane, e sapiente, è Alberto Maniaci - passando per il Concerto di Cambini, - era poco più che un bambino Antonio in tournée con i Giovani Cameristi di Salvatore Cicero, "la musica fatta dai giovani per i giovani": è un omaggio discreto anche a lui - fino al doppio concerto.Il fluire della musica mi prende, a dispetto della partecipazione emotiva. Fraseggiare e coloriti a me noti.Mozart è brillante, energico nella cadenza...rallenta l'Andante in un crescendo di tensione espressiva, l'oboe, stiletto di piacere. La mia postazione centrale, inconsueta (mi siedo sempre a sinistra), mi dà un punto di osservazione nuovo: Gabriele determinato, fresco nel suo periodare, Antonio guida ferma e complice...colgo gli sguardi, fra loro e con il direttore, ad ogni attacco, per ogni rallentando...scorrono nella mia mente immagini del mio Maestro, del suo accompagnarmi in aula per un esame con un braccio sulla spalla, o del suo poggiare entrambe le mani sulle mie braccia, invito ad alzarmi dalla panchetta al fine di prendervi posto per un'esemplificazione, le sue mani grandi...ancora, il suo rimprovero per tre minuti di ritardo, in cima alle scale, all'ingresso dell'aula che oggi porta il suo nome in Conservatorio..la tensione espressiva dell'Andante sembra risolversi nel Rondò, più di un sorriso di Antonio e la gioia di suonare...il maestro che guida, sostiene, incoraggia, disciplina, abbraccia, sorride e conduce al sorriso, con ferma leggerezza...vedo il rapporto unico che lega indissolubilmente il maestro e il suo allievo, la trasmissione, e lo scambio, dei saperi, dell'arte, degli animi...si commemora un maestro attraverso un altro maestro e la sua scuola, eredità e continuità.Un bis.Si va ai saluti insieme ai miei allievi affidati agli studi del Conservatorio.
                                                                           Maria Luisa Nuccio, (allieva di V. Mannino)















Mozart K 365: Sottile - Laura - Maniaci - Orch. Conservatorio Palermo - I.Allegro





da FB:


Ieri sera in Sala Scarlatti abbiamo ascoltato e visto un concerto meraviglioso in cui ogni gesto ed ogni sguardo d'intesa tra i tre protagonisti Alberto, Antonio e Gabriele produceva vera musica al di là di ogni possibile giudizio. Emozionante per loro e per tutti noi che assistevamo numerosissimi (da replicare). Un plauso all'Orchestra che è stata complice attenta di questa intesa straordinaria. 
                                                                                                                      ( Daniele Ficola)





Grazie per la stupenda serata trascorsa nel ricordo di una persona a noi tanto cara, in una atmosfera fatta di musica straordinaria, di soffusa poesia e, soprattutto, di tanta commozione. Papà continua a vivere attraverso il tuo ricordo e la tua arte: Lui è dentro di te. Ti abbracciamo con l'affetto di sempre.

                                                                                                             (Adriana e Vittorio Mannino)
                                                                


                                          

mercoledì 11 giugno 2014

I Giovani Pianisti dell'Ecole Joyeuse, Tournèe 2014


      Palermo, Palazzo Alliata di Villafranca/ Ribera, Istituto Musicale Toscanini/ Palermo, Convitto Nazionale/ Bisacquino, Teatro Comunale/ Palermo, Atrio del Conservatorio/ Castelbuono, Sala del Principe nel Castello dei Ventimiglia, Isnello, Chiesa dell'Annunziata

venerdì 2 maggio 2014

Carmen Sottile, Concorso Rospigliosi 2014

Carmen Sottile, 10 anni, è iscritta al II anno del corso  pre-accademico nella mia classe di pianoforte al Conservatorio V. Bellini di Palermo. Frequenta anche  la I media ad indirizzo musicale "Pecoraro" di Palermo, sotto la guida di Rosalba Coniglio. Ha già partecipato a diversi  Concorsi nazionali per allievi pianisti: "Benedetto Albanese" di Caccamo, I premio assoluto, 2013; Concorso "Napolinova" di Napoli, I premio e prima classificata, 2013;  Città di Palermo, I premio assoluto, 2013; Concorso pianistico " Giulio Rospigliosi" di  Lamporecchio, Pistoia, 2014, I premio, 2014. Ha anche preso parte a numerosi concerti de " La Fucina dell'Arte" progetto musicale dedicato ai giovanissimi, a cura di Marzia Manno.


















Gabriele Laura - F. Liszt, La Leggerezza.




Gabriele Laura, 15 anni,  frequenta il VI Corso nella mia classe di pianoforte  principale al Conservatorio V. Bellini di Palermo. E' risultato vincitore di numerosi primi premi in alcuni dei più importanti concorsi nazionali e  internazionali per allievi pianisti. Si è già esibito con  successo in diversi recitals pianistici. Recentemente è stato protagonista nel  Concerto K 365 di W. A. Mozart con l'Orchestra Sinfonica del Conservatorio diretta da Alberto Maniaci, in una serata dedicata a Vincenzo Mannino.
Ecco il video del Concorso Pianistico "Giulio Rospigliosi" nel quale ha ottenuto il Primo premio assoluto per la categoria C, oltre al Premio del pubblico nella serata finale.

Buon ascolto.


 

 































venerdì 14 marzo 2014

Orchestra Cicero/ L. Rocca/ A. Sottile/ G. Laura

  1. Termini Imerese, XXXIX Stagione degli Amici della Musica. Cambini e Mozart (KV 365 nella mia trascrizione per 2 pf.e archi) con l'Orchestra da Camera Salvatore Cicero diretta da Luigi Rocca; nella parte solistica insieme al mio allievo Gabriele Laura.
Termini Imerese, 13 marzo 2014.

































lunedì 10 marzo 2014

Antonio Sottile e Gabriele Laura, Mozart Concerto K 365: Orchestra S. Cicero diretta da Luigi Rocca

  1. Castelbuono, 9 marzo 2014, Castello dei Ventimiglia, ore 18.30
    Orchestra da Camera "Salvatore Cicero" diretta da Luigi Rocca.
    Pianisti: Antonio Sottile e Gabriele Laura.
    Musiche di Pergolesi, Cambini, Mozart, Grieg.
    Ingresso libero.









Chissà quale fosse il rapporto che Francesco Minà Palumbo aveva con la musica. Per festeggiare il bicentenario dalla nascita dello scienziato, il 9 marzo,nella Sala del Principe del Castello dei Ventimiglia di Castelbuono, abbiamo assistito a un concerto quanto mai emozionante e di forte intensità artistica. A esibirsi
l’Orchestra da camera “Salvatore Cicero”,diretta dal coinvolgente Luigi Rocca insieme ai pianisti Antonio Sottile docente di Pianoforte Principale presso il Conservatorio di Musica “V.Bellini” di Palermo, e al giovane Gabriele Laura, suo allievo dal 2012. L’Orchestra, costituitasi nel 1988 presso il Conservatorio di
Palermo, su iniziativa del M° Luigi Rocca, permette ai tanti studenti che ne fanno parte di mettere in evidenza
le loro qualità artistiche grazie, anche, al sostegno dei docenti del Conservatorio. Un vasto e ricco repertorio che tocca Pergolesi, Cambini, Grieg, Bartók ha rapito il pubblico presente.
Antichi brani, segno visibile di un passato lontano, virtuosismi rari, sonorità che rimandano a mondi e culture diverse, hanno invaso il castello dei Ventimiglia. Ma è stato il concerto in Mi bemolle maggiore K365 di Mozart, trascritto da Antonio Sottile per i due pianoforti e gli archi, che ha colpito maggiormente. Mozart ha permesso l’incontro artistico fra il pianista isnellese e il suo sorprendente e bravo allievo Gabriele Laura. Un momento di grande intensità artistica, voluto fortemente da Antonio Sottile, che ha creato un unico linguaggio, mettendo in evidenza l’unità nell’arte e il suo associare insieme generazioni differenti. Ancora una volta registriamo l’impegno per i giovani e per la didattica di Antonio Sottile. Tantissimi i riconoscimenti attribuitigli, non solo nazionali, altrettanto ricca
la divulgazione della sua opera, ma quello che più, oggi, preme sottolineare è il suo impegno, nonché
la sua abnegazione, nell’educare attraverso l’arte e dare, così, alle nuove generazioni la possibilità di credere e poter affermare il proprio talento.
                                                                                    Maria Antonietta D’Anna