Lettera
(Tra le mani ed il cuore)
Ti scrivo, amore,
nell’uguale misura del corpo e dell’anima,
tra il sussurro e il suono del mio vivere,
mentre mi
accingo a vegliarti
nella poesia di questa notte.
Mi confonde un pò, pensare a te
oggi,
innanzi ad un mare come questo,
con le tue labbra calde ancora di sole
mentre t' espandi tra i luoghi dove sei:
fossero sabbie o fondachi scuri,
dimore d’oriente o quella “locanda Paradiso”…
Qui
sempre t’immagino accanto
come una riva mai sazia delle onde
o l’alba mai in lutto d’una luce
e il tempo mai pago della tua bellezza.
Un viaggio vorrei,
con te,
in questo alzarsi di vele verso la tua rotta:
di preganti attese,
di giornate trepide
di sogni ricolmati.
E nulla, nulla, poi, dimentico delle nostre carezze,
di quella musica, lì ferma
tra le mani ed il cuore.
Un viaggio.
E il suo smarrirsi tra la meta di un verso,
in una scheggia di canzone,
all’arpeggiare dei mattini
tra il senso e il fine d’ogni attimo.
Mi basta per oggi
l’odore di dove cammini,
o una pagina soltanto, nel libro del tuo esistere
o cambiare piano una sillaba in
battito,
in quest’ora che muove
al tuo ritorno.
Mi basti tu.
Tu su tutte.
Il tuo essere donna, per me.
Il tuo essere donna di sempre.
Per sempre.