L'Inno Sacro dell' "Ave dolce o Regina" e le altre antiche Frottole dedicate a Maria (Immacolata, e Madonna del Carmine) hanno risuonato ancora quest'anno per le chiese e le strade di Isnello.
Di questa magica sera musicale e religiosa ne ho già scritto tra queste pagine già l'anno passato (clicca: La Festività della Vergine Assunta a Isnello ).
Il 13 Agosto scorso, le donne di questo nostro meraviglioso paesino immerso tra le alture delle Madonie hanno voluto dedicare alla Madonna anche i segni della loro creatività manuale; ci sono apparsi come semplici, straordinari gesti d' amore. Ve li mostriamo:
Vi riportiamo qui anche alcuni brevi scritti da parte dei cantori di Anima Gentis.
A presto anche l'audio del brano.
"O
dolce Regina..."
(per
la Festa dell’Assunta in Isnello)
Quando il sole scolora nel mare
e la luna rivede il suo cielo
mentre ascende il silenzio alla sera
per te o Madre
alzo il canto d’amor.
Ave, o mia dolce, o Regina
Ave, o
splendente candore…
Prendi
il sussurro d’un cuore
che anela a esser degno
di te.
Tu che inondi di luce il creato
e dell’ uomo fai lieve
il peccato
non negarmi il tuo sguardo, o Signora,
che disveli ogni tua verità.
Ave, o mia dolce, o Regina...
13 agosto, sera |
Pochi giorni
e la vita di un paese...
Ho accolto l'invito del Maestro a provare e poi eseguire la Frottola dell'Assunta e mi sono ritrovata a far parte integrante di una comunità che mi ha accolto con affetto ed entusiasmo, dal primo istante.
Porto con me il ricordo di ogni momento: i saluti di chi incontro,
sconosciuta, già all'arrivo, come nei sentieri di montagna (chissà perché
quest'uso non c'è al mare); l'accoglienza garbata delle suore, Salvatore sempre
disponibile per un aiuto, la prima prova all'Annunziata (“vieni, proviamo la voce”
e poi l'abbraccio dei soprani e la mia
voglia di far bene, Nino, fammi vedere gli spartiti, Giuseppe, le fotocopie!),
zio Nicola e zia Titi' rivisti dopo anni, Nunu' e Michele nuovi amici, Tiziana,
Gloria dolcissima, tutti gli altri, uno a uno…
E poi via via, su e
giù per l'acciottolato delle viuzze, per un altro impegno o un'altra prova fino
alla notte del tredici. La preparazione e la cura dell'evento importante,
l'abito nero e il senso di appartenenza, Maria Rosa con me, l'affetto di Sara, la salita a Santa Maria e
lo"sbalanzo" ( l’orrido dietro il castello ) dei miei vent'anni.
Poi la processione che
si snoda per le vie, i vicoli e i sottopassi non ancora
esplorati,rischiarati dalla magia dell'uncinetto che riveste il vetro dei
mille lumetti, qua e là, con le
loro fiammelle, vive, ineguali, d’innocente incanto..
Procediamo in fila per quattro, quasi soldati, bisogna mantenere
la riga, Carmen la mano! stando attenti a non scivolare, fino alla prossima
chiesa, alla prossima piazzetta dove ci fermiamo ad eseguire gli Inni... L'oro
e i puttini barocchi o lo sguardo di chi sta al balcone.
Poi la musica. L'incipit del flauto solista cui segue il
Tutti della banda. Il viso e i gesti sapienti del Maestro richiamano a quanto
costruito nelle prove ma ci chiedono, e
ci danno, qualcosa ancora di più;
l'intonazione, oddio, vocefredda...
Il senso di condivisione è fortissimo. Il canto si eleva e suggerisce
una religiosità antica. L'ultima esecuzione di nuovo lassù, tra lo splendore
della chiesa in alto, dal belvedere su
Isnello illuminato, quasi un presepe.
Si ritorna sulla
terra. Dopo, pizzette , coca, il riverbero di un dolore alle ossa dovuto
all'acchianata… Risento perfino il freddo della sera che contrasta con l’ansare
caldo di questa fatica.
Grazie Coro Anima Gentis,
splendida realtà e risorsa rara di un paese.
splendida realtà e risorsa rara di un paese.
Maria Luisa Nuccio ( da Fb)
Dopo l' ultima esecuzione della Frottola ( foto Rosario Cascio) |
" E le stelle sono state a guardare "
Chissà a cosa hanno pensato le stelle, stanotte... Incuriosite, saranno rimaste a mirare quei lumi preziosi, eleganti nei loro merletti e nastrini, adornati da mani sapienti, brillanti, tremanti, stretti tra loro, pronti a schiarire viuzze e stradelle pietrose e scoscese, in vive fiammelle tra scuri stalle ed ovili del piccolo borgo intento a cantare...
Avranno udito, stupite, le note salire dal lungo corteo, la ciurma gioiosa di banda e di coro, in lieta eco ad uomini, donne, vecchi, bambini. L'acchianata per tutti non è stata fatica ma gioia di andare a cantare o ancor meglio a pregare in lode all'Assunta: " O dolce Regina..."
Dopo, quando tutto ha taciuto, gli strumenti, le voci, la gente ed il coro, spenti i lumini, tornato lo scuro, le stelle grate a "Colei che di luce inonda il Creato", sommesse, quiete, sonnolenti, silenti, l'une e l'altre si saran domandate: " ma dov'era il cielo, stasera? Forse in quel pugno di case, laggiù..." Peccato, lì, non esserci state...
Nunù Alberti (da Fb)
...All'uncinetto |
... come una serenata, la frottola alla Madonna Assunta, ha riecheggiato con le sue dolci note nelle chiese di Isnello e negli angoli più suggestivi del paese adiacenti e prospicienti le chiese più piccole. Un percorso processionale illuminato dai lumetti ricoperti dai preziosi ricami, preparati dalle abili mani delle donne isnellesi, che trasparivano la fioca luce attraverso i fori del ricamo. Il popolo orante seguiva, composto, la varetta con il simulacro della Vergine...
Giuseppe Carollo (da Fb)
"...mentre ascende il silenzio alla sera..." |
... Si è svolta la Frottola in onore della Madonna Assunta per le vie di Isnello. Il percorso, illuminato da candeline colorate e lumini avvolti in centrini, si è rivelato molto suggestivo mentre le persone che vi partecipavano hanno creato una cornice bellissima...
Rosario M. Cascio, (da Fb)
Le piccole luminarie e la stada attendono la Frottola |
La varetta dell'Assunta a Santa Maria Maggiore |
La gente ascolta l' Inno all'Assunta, davanti alla chiesa del Rosario.