venerdì 4 agosto 2023

Quel teatro, dove è in scena l'amore. (A Sara)


     


Sei qui, 

al fuggire di questi mille giorni.


Su questo foglio sperso,

con l'inchiostro del tuo nome

che si increspa di pioggia, 

di germogli,  

di ombre, di parole.


Sei qui. 

Mentre tace il teatro

che ha in scena l'amore

di cui giacciono

le tele,

come barche ferite agli uragani. 


Sei qui.

Dove non è festa

al cantare delle trombe.

dentro a un tempo muto

di luminarie al cielo. 


 

Lontano

- ricordi ? -

e' il sangue vermiglio dei gelsi

che irrompeva alle tue risa.

E bastavi

tu all'anima,

così;

come il marmo 

delle Vergini

ai nostri luoghi di fanciulli

o come a quei viottoli in penombra

a sera  

al tuo passaggio. 


Mi rimane

di guardare le cose  

come tu facevi.

Da sembrare tu cangiassi

il corso dell'onde, dei venti;

ferma a quel timone 

che in guerra lieta

andava

in mente a scìe, a rotte

di Scille o d' Egei…


Sei qui.

E il sempre è in due sillabe,

dentro all'infinito.

Di fessure fra le pietre

a rifiorirti accanto.

Di varchi in linea al mare

la' in tua lode

oltre l'essere o il finire…


Stare qui, 

per te;

con stormi di risuoni all'albe.

O con plettri di carezze, quando è notte. 


E per lanterne e lucciole 

scambiarti.

Se giungermi

tu 

in balzo al cuore. 

Fosse in magica o amara ventura.

A un venuto, o a un perduto rintocco. 


O, per vano

e avverso sogno,

il senso soltanto di un margine d'oro.

A te accanto.



(a.s. agosto 2023)