martedì 29 maggio 2012

Nuovi successi per Anna Maria Morici, 31anni, giovane pianista palermitana, già allieva del Conservatorio Bellini

Due concorsi internazionali vinti nel 2012:

 I premio all' EUROPEAN MUSIC COMPETITION  CITTA' DI MONCALIER

I premio al CONCORSO MUSICALE INTERNAZIONALE CITTA' DI ASTI



Anna Maria  vive ad Omegna, 15.000 abitanti sulle rive del Lago d'Orta, accanto alle acque del più noto Lago Maggiore in Verbania, ai confini del territorio svizzero. 
E' nata a Calcutta ma e' sicilianissima di adozione,  avendo lei sempre vissuto tra Castelbuono, sulle Madonie,  luogo d'origine dei genitori, e Palermo. Vorrei per prima cosa poter cliccare un ideale "mi piace" sulla foto qui accanto, che la ritrae pensierosa ed assorta come a fissare un punto presiso nel vuoto, nel bisogno di  voler ritrovare, in quello stesso spazio, qualcosa delle proprie esili trame sonore, fuggite fin lì dal grembo delle mani.
Annamaria ha lasciato la Sicilia, come tanti, come troppi giovani artisti, da noi.  Le mancherà molto, lo immaginiamo, il luogo dove è cresciuta. Le mancherà molto il giardino d'aranci del nonno, dove si andava insieme, qualche volta, a primavera. Le mancheranno molto, vogliamo pensarlo, le ridda animose dei compagni e quell'  aula del Conservatorio, la cui finestra  guarda ai suoni e alle voci del vecchio porto  innanzi al Tirreno, laggiù, col suo indaco orizzonte.
Una città vale un'altra, però, quando si ha la musica  nel cuore, quando si vuol dare molto di sè;   e la passeggiata al mattino sul lago, tra la grigia e  nebbiosa aria del nord può recare ugualmente il suo fascino  di luce, sì da accoglierne appieno il fluttuante vibrare, non solo pensando ai Reflects dans l'eau o a Des pas sur la neige.   
Annamaria è una tra le  allieve di un tempo sul cui percorso musicale amo soffermarmi, ogni tanto. Un percorso di dedizione, di metodico slancio, di  ricamo paziente, compiuto da lei  verso ciò che è in alto, nella musica. Un traguardo, il suo, di coerente entità,  dagli esiti semplici e  preziosi, un traguardo sempre cercato,  voluto ed equamente diviso tra passione e lavoro.
Vorrei ricordare un episodio di quando era bambina, nel giorno del suo  primo premio ottenuto ad  un concorso, Pantelleria, nel '92.
Andò tutto bene, quella sera, ad Anna Maria e agli altri della classe. Trovammo, per festeggiare una vecchia trattoria col pergolato, vicino al porticciolo di Mursìa, nella parte dell'isola che dà ad occidente. Appena entrati, in fondo, sul lato di destra scorgemmo un vecchio verticale Schiedmayer, giunto fin lì chissà come. Ci  sedemmo al pianoforte tutti, uno alla volta. Alla fine toccò proprio ad Anna Maria. Si accinse allo strumento  e cominciò a suonare veloce, con le sue mani e il suo fisico minuto di cerbiatta, con  i capelli  ora a nasconderne  o a svelarne il viso, felice nella sua armonia innocente.
Il proprietario/ cuoco/ cameriere del locale si commosse di lei in particolar modo.
Fu una notte di zuppe, insalate di mare,  fasolari, gamberoni. Con l'arma dello spada in bella mostra sul tavolo, come trofeo d' epiche battaglie tra gli abissi...
Chiedemmo il conto, alla fine.  - " Nulla" -   ci fu risposto - " offre la ditta, offro io, per la vostra musica ". Ci salutò, dalla porta del dammuso.
Uscimmo all'aperto. Un silenzio, fuori, senza un'anima viva.
Solo il sussurro delle onde di là dalla strada,  a dirci che s'era fatto il tempo di tornare.





Una foro recente di Anna Maria Morici